Professionista sanzionabile per le violazioni della società
Il professionista, quale soggetto terzo rispetto alla società può essere sanzionato, a titolo di concorso, per le violazioni tributarie commesse dall’ente. A stabilirlo la Corte di cassazione, con la sentenza n. 20697 depositata ieri che si pone in contrasto con l’orientamento, pressoché unanime, della stessa sezione. La pronuncia rappresenta un monito per la responsabilità dei professionisti nell’attività di consulenza tributaria.Il caso riguardava un notaio coinvolto in atti di cessione di crediti censurati dal Fisco. La sentenza chiarisce che, secondo l’articolo 9 del Dlgs 472/1997, le sanzioni si applicano a tutti i soggetti che contribuiscono all’illecito, anche psicologicamente, inclusi i consulenti esterni. L’articolo 7 del Dl 269/2003 esonera solo i soggetti interni alla società. La decisione impone ai consulenti fiscali una maggiore cautela, poiché possono essere sanzionati anche senza trarre beneficio economico. La riforma del Dlgs 87/2024 non modifica questa responsabilità. Il “salvagente” per i professionisti resta l’assenza di dolo o colpa grave, dimostrabile solo in casi di speciale difficoltà.